Nuova specie di flora vascolare per la Riserva Foce del fiume Crati

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Ulmus laevis (Olmo bianco), specie nuova anche per la flora di Calabria

Una nuova specie di flora vascolare, meritevole di essere segnalata per la sua importanza, va ad implementare la ricca e diversificata biodiversità ad oggi censita nella Riserva Foce del fiume Crati.

Si tratta di Ulmus laevis (Olmo cigliato o anche detto bianco), nuova specie per la flora di Calabria, rinvenuta all’interno del bosco igrofilo planiziale rientrante nella Riserva naturale regionale e ZSC (Zona Speciale di Conservazione) Foce del fiume Crati.

Trattasi di una specie criptogenetica con un’origine dal punto di vista dell’indigenato ancora incerta. Infatti, pur considerata alloctona – ossia introdotta dall’uomo – per l’intero Paese, i dati genetici suggeriscono uno stato nativo per alcune popolazioni dell’Italia nordoccidentale. Per questo motivo viene indicata come criptogenetica, ovvero specie la cui origine, aliena o nativa, non è stata ancora definita.

Il ritrovamento di questa ulteriore specie, avvenuta a seguito di attività di monitoraggio e campionamento nel bosco planiziale che l’Ente gestore delle Riserve-Amici della Terra sta portando avanti in collaborazione e con il supporto scientifico del Prof. Gianluca Piovesan del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università della Tuscia,  va ad arricchire la straordinaria biodiversità vegetale della Riserva, costituita ad oggi, da  480 taxa specifici e sottospecifici di flora e da 43 piante acquatiche (macrofite e microfite).

La valenza scientifica e conservazionistica del ritrovamento è stata segnalata e discussa nel numero 11-21 di “Italian Botanist”, rivista ufficiale della Società Botanica Italiana, in un articolo dell’Ente gestore delle Riserve, coordinato dal Prof. Goffredo Filibeck, botanico all’Università della Tuscia.

La Riserva Foce del fiume Crati costituisce il più importante ambiente di transizione tra ecosistemi terrestri e di acquatici della Calabria, dove l’acqua dolce si mescola a quella salata, creando un habitat umido particolare, ad alta complessità compositiva, strutturale e funzionale. La Riserva, infatti, protegge un mosaico di habitat diversi quali canneti, stagni e lagune, isole sabbiose, boschi allagati e ripariali, aree dunali e retrodunali ed una presenza eccezionale e diversificata di biodiversità animale e vegetale.

In particolare, il bosco igrofilo di pianura dove vegeta l’olmo ciliato è un frammento di antiche foreste che ricoprivano vaste aree di questo territorio. La Riserva acquisisce quindi un valore inestimabile nelle strategie per conservare la biodiversità di fronte ai cambiamenti globali in quanto protegge uno dei rari lembi di foresta mista planiziale del bacino del Mediterraneo in dinamica naturale (rewilding) verso la foresta vetusta.

L’Ente gestore delle Riserve ritiene che l’olmo ciliato presente nella Riserva con due grandi esemplari dovrebbe avere provvisoriamente lo status di criptogenico in attesa degli approfondimenti genetici e paleoecologici.

Tarsia (Cs), 2 agosto 2022

Amici della Terra
Ente gestore Riserve Tarsia-Crati