Anche quest’anno i dati sulla nidificazione dello Svasso maggiore (Podiceps cristatus L.) nella Riserva naturale regionale Lago di Tarsia, raccolti durante le attività di monitoraggio dal personale dell’Ente gestore delle Riserve, confermano il trend positivo degli ultimi anni.
La nidificazione dello Svasso maggiore ha rappresentato negli ultimi anni un fenomeno di rilevante valore naturalistico e conservazionistico.
Le nidificazioni in numero elevato si sono registrate a partire dall’estate del 2012 e si sono ripetute nelle stagioni successive. A partire dalla stagione 2012 e fino alla stagione 2014 si è avuto un trend in aumento delle coppie nidificanti, con successo riproduttivo nei tre anni considerati.
Il trend in aumento è stato confermato anche per gli anni successivi, attestandosi, ad oggi, su una media di 150 nidi censiti tra la seconda decade di giugno e la prima decade di luglio di quest’anno. I dati dell’Ente gestore hanno consentito di registrare un incremento sia in termini di coppie nidificanti e sia in termini di successo riproduttivo, portando il sito ad assumere rilevanza nazionale in base al confronto tra i dati della letteratura scientifica e quelli delle Riserve.
Tra i fattori che si ipotizza abbiano contribuito all’incremento della popolazione nidificante di Svasso maggiore vi è la presenza di specie vegetali che hanno colonizzato le aree marginali del bacino lacustre del Lago di Tarsia. Si tratta del Romice marittimo (Rumex maritimus L.), pianta nuova per la flora di Calabria, rara a livello nazionale e segnalata, finora, solo in quattro regioni e, negli ultimi anni, della pianta acquatica Potamogeton natans L., che la specie utilizza come materiale per la costruzione e l’ancoraggio del caratteristico nido a “zattera”. Altro fattore positivo per la presenza dello Svasso maggiore è la buona disponibilità di fauna ittica e di invertebrati acquatici, che rappresentano la principale fonte alimentare e la cui presenza è favorita dalla integrità ecologica degli ecosistemi umidi della Riserva.
Potenziali fattori limitanti per l’area, che possono incidere negativamente sul successo riproduttivo oggetto di attenzione e di monitoraggio da parte dell’Ente gestore, sono la variazione del livello dell’acqua del bacino artificiale del Lago di Tarsia, che essendo gestito per finalità irrigue subisce delle oscillazioni. Un aumento del volume idrico porta alla sommersione dei nidi e ciò è particolarmente deleterio durante la cova e la predazione da parte di altre specie, in particolare il Gabbiano reale.
La nidificazione dello Svasso è segnalata in Italia in quasi tutte le regioni, anche se i dati più significativi sono registrati in Pianura Padana e sull’Appennino centro-meridionale.
Lo Svasso è facile da riconoscere per i suoi colori variopinti; nuota in mezzo al lago e compie lunghe immersioni. Spettacolari e suggestivi sono i rituali di corteggiamento da parte del maschio, che precedono la nidificazione. La costruzione dei nidi galleggianti avviene con l’utilizzo di parti di piante e rami, con il maschio che ne cura il mantenimento mentre la femmina è intenta a covare dalle tre alla sei uova per circa 30 giorni. I pulcini, che è facile vederli nascosti nel piumaggio degli adulti o sul dorso, vengono seguiti prima di rendersi completamente autonomi.
In conclusione si può affermare che l’attività riproduttiva dello Svasso maggiore nella Riserva Lago di Tarsia ha avuto un andamento positivo nella stagione 2021 con una percentuale di nidificazione tra le più alte degli ultimi anni e un successo riproduttivo, definito come rapporto tra numero di giovani involati e numero di coppie che hanno deposto, che si attesta in linea con la percentuale riscontrata negli ultimi anni.
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Tarsia (Cs), 29 settembre 2021
Amici della Terra
Ente gestore Riserve Tarsia-Crati