Uno straordinario progetto di ecologia applicato alla conservazione
ha consentito di riportare dopo 20 anni questo anfibio nel suo habitat naturale
e contribuire ad arrestare la sua scomparsa
Il Progetto Ululone āAzioni di conservazione e tutela dellāUlulone appenninico (Bombina pachypus) nella Riserva naturale regionale Lago di Tarsia, attraverso azioni di ripristino degli habitat, di reintroduzione e di ripopolamento della specieā, proposto ed attuato dallāEnte gestore delle Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del Crati-Amici della Terra, ĆØ stato finanziato dalla Regione Calabria ā Dipartimento Territorio e Tutela dellāAmbiente nellāambito del POR Calabria FESR – FSE 2014-2020, Azione 6.5.A.1, Sub-Azione 2.
Attraverso azioni mirate di censimento e monitoraggio; studi sulla biologia riproduttiva; indagini genetiche sulla popolazione; interventi finalizzati al recupero degli habitat per ospitare i rilasci; la realizzazione del primo Centro di allevamento ex-situ in Italia per come ideato e strutturato; sono stati conseguiti interessanti successi di ecologia applicata alla conservazione ed ĆØ stato possibile reintrodurre una specie endemica, fortemente minacciata dal pericolo di estinzione, nel suo habitat naturale.
Alla conferenza di presentazione dei risultati raggiunti, tra i primi in Italia per come ĆØ stato evidenziato nel corso dei lavori, tenuta nella splendida Sala conferenze del settecentesco Palazzo Rossi, sede delle Riserve, sono intervenuti Agostino Brusco, Direttore dellāEnte gestore delle Riserve; Roberto Ameruso (Sindaco di Tarsia); Daniele Sisca, Sindaco di Santa Sofia dāEpiro; Roberto MarchianĆ² del Servizio conservazione dellāEnte gestore delle Riserve; Emilio Sperone, docente di Zoologia e Responsabile della Sezione di Erpetologia e Zoologia marina dellāUniversitĆ della Calabria; Gianluca Piovesan, professore ordinario di Pianificazione Ecologica del Territorio allāUniversitĆ della Tuscia; Vincenzo Ferri, membro SSC Amphibian Specialist Group dellāUnione Internazionale per la Conservazione della Natura e Orsola Reillo, Dirigente della Direzione Generale Valutazioni Ambientali del Ministero dellāAmbiente e della Sicurezza Energetica.
Le conclusioni sono state tenute da Giovanni Aramini, Dirigente del Settore Parchi e Aree Naturali Protette della Regione Calabria.
Diversi gli interventi da parte di rappresentati di enti e associazioni e tra questi quelli di: Giovanni Misasi, Segretario regionale Ordine dei Biologi della Calabria; Ilario Treccosti, Commissario Ente Parchi Marini della Calabria; Ferruccio Lione, Presidente della Lega Navale di Sibari; Roberto Santopaolo, Responsabile LIPU-Rende;Don Cosimo Galizia, Parroco di Tarsia; Sara Scarola, Consigliere con delega all’Agricoltura del comune di Tarsia; Gianluca Scaglione, Assessore allāAmbiente del Comune di Tarsia; Giulio Pignataro, promoter turistico calabrese.
Alla conferenza hanno preso parte gli studenti del Corso di Laurea triennale in Scienze Naturali dell’Unical.
Ai presenti ĆØ stata consegnata la pubblicazione cartacea e digitale contenenti i risultati del progetto.
A fine Conferenza ĆØ seguita la visita dei partecipanti alla Sezione Diorami Aree Protette della Calabria del Museo di Storia Naturale delle Riserve, di recente restaurato e, nel primo pomeriggio, la visita degli studenti ai Centri di allevamento ex-situ delle Riserve.
Tarsia (Cs), 17 dicembre 2022
Amici della Terra
Ente gestore Riserve Tarsia-Crati