Il progetto CESPES-BIO “Centro studi della pesca sostenibile, del monitoraggio e conservazione della biodiversità marina”. Verso la fase conclusiva dei lavori

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Il progetto CESPES-BIO Centro studi della pesca sostenibile, del monitoraggio e conservazione della biodiversità marina” promosso dall’Università degli Studi della Calabria – Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra (DiBEST), in partnership con le Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del fiume Crati e i Flag Perla del Tirreno e dello Stretto è stato finanziato dalla Regione Calabria – Dipartimento Risorse Agroalimentari nell’ambito del Programma Operativo FEAMP 2014/2020, si è posto l’obiettivo di monitorare e valorizzare la biodiversità marina, di fornire gli strumenti per una corretta gestione integrata dello spazio marittimo, di ampliare ed aggiornare lo stato delle conoscenze degli ecosistemi marini costieri della Calabria, per elaborare ed aggiornare gli esistenti Piani di protezione e di gestione per le attività connesse alla pesca  nei siti Natura 2000 e  nelle zone di protezione.

Tutte azioni che per come emerso dall’ultimo incontro tenuto per informare e sensibilizzare sulle attività portate avanti e sui risultati raggiunti nelle diverse attività svolte e realizzate e tra queste: il monitoraggio delle specie aliene; la sensibilizzazione e la formazione ambientale dei pescatori; il monitoraggio delle aree costiere interessate alla riproduzione di specie target della piccola pesca; la sensibilizzazione l’informazione sui rifiuti marini, etc, hanno raggiunto risultati eccezionali.

All’incontro tenuto nei giorni scorsi sono intervenuti per relazionare sullo stato di attuazione del progetto il Responsabile scientifico del progetto, Emilio Sperone, ricercatore e responsabile della Sezione di zoologia marina del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienza della Terra dell’Unical e Agostino Brusco, Direttore delle Riserve naturali regionali del Lago di Tarsia e della Foce del fiume Crati.